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Ristrutturazione bagno 2022: come accedere agli incentivi fiscali

Ristrutturazione bagno 2022: come accedere agli incentivi fiscali

La ristrutturazione bagno 2022 permette di dare un nuovo look alla stanza da bagno con un incentivo fiscale importante, che significa un risparmio non indifferente. Sono infatti state prorogate fino al 31 dicembre 2022 le detrazioni fiscali previste per la ristrutturazione edilizia, per cui sarà possibile beneficiare del bonus 50% fino a un importo lavori massimo di 96.000€ anche per quest'anno. 

Ma come funziona il bonus ristrutturazione e a chi spetta? Ecco come accedere all'agevolazione del Bonus Casa 2022.

Rinnovare bagno, quali opzioni?

Nel momento in cui decidiamo di dare un nuovo look alla stanza da bagno ci troveremo davanti a due diverse opportunità:

  • rinnovare investendo sulla doccia
  • effettuare una ristrutturazione completa

La prima alternativa riguarda soprattutto coloro che si trovano davanti a una stanza da bagno dove tutto si presenta abbastanza nuovo, ma vvertono il desiderio di sostituire una doccia (che al contrario del resto dell'arredo bagno appare ormai poco gradevole) oppure di rimpiazzare la vecchia vasca da bagno con un box doccia, capace di regalare getti d'acqua rivitalizzanti. In questo caso si tratterà di un intervento poco invasivo, adatto anche all'appartamento in cui già viviamo. La soluzione permetterà di avere un nuovo spazio benessere di dimensioni ridotte rispetto alla vasca da bagno, di creare spazi aggiuntivi in cui magari inserire una zona lavanderia.

Effettuare una ristrutturazione completa del bagno comporta un impegno economico indubbiamente maggiore, oltre a richiedere più tempo. Scegliendo questa opzione, che comporterà la sostituzione di pavimenti, rivestimenti, sanitari e impianti, vi sarà però la possibilità di accedere alle detrazioni fiscali rifacimento bagno e di modificare la distribuzione degli elementi. Se ad esempio siamo di fronte a un bagno lungo e stretto, questa soluzione permetterà di predisporre una distribuzione che vedrà il lavabo vicino alla porta, i sanitari lungo la parete opposta e il box doccia nella parete in fondo. In questo modo il passaggio risulterà più agevole e la stanza da bagno assumerà un look decisamente piacevole. Abbiamo accennato al fatto che questa opzione, pur presentandosi decisamente più impegnativa (sia come tempi di realizzazione che come costi rifacimento bagno) permetterà di accedere alle detrazioni. Ma di cosa si tratta? In effetti, grazie alla proroga bonus ristrutturazioni 50% è possibile rinnovare il bagno spendendo la metà.

Costi dimezzati con gli incentivi fiscali

Per coloro che decidono di intervenire sull'arredo bagno con lavori di ristrutturazione che prevedano anche interventi sulle tubature e sull'impianto idrico, è prevista una detrazione fiscale del 50%. Anche per l'anno in corso infatti è stata confermata l'agevolazione fiscale che permette di effettuare lavori importanti sul proprio immobile spendendo la metà. 

Ricordiamo poi che, a partire dal 2020, è anche possibile cedere il credito d'imposta a banche e Poste, ottenendo così una liquidità immediata. L'agevolazione non spetterà invece, qualora decidessimo di effettuare la semplice sostituizione della doccia poiché questo intervento, da solo, non potrà essere considerata manutenzione straordinaria bagno. Nel caso in cui si provveda, invece, al rifacimento anche di piccole parti di tubature o alla creazione di una parete sarà possibile ottenere lo sconto 50%.

Poter contare su esperti del settore aiuterà non solo a individuare la tipologia di sanitari più adatta alla propria stanza da bagno, ma anche ad avere preziosi consigli per non perdere la possibilità di accesso al Bonus 50%

Come ottenere la detrazione fiscale con dichiarazione dei redditi

Coloro che decideranno di non cedere il credito d'imposta alla banca potranno comunque contare su uno "sconto" sulle imposte dovute in sede di dichiarazione dei redditi spalmato in dieci anni. Facciamo un esempio. Ipotizziamo di aver scelto un preventivo ristrutturazione completa bagno che preveda un investimento di 10.000€. Grazie all'incentivo messo a disposizione potremo riavere indietro 5.000€. In questo caso nella dichiarazione dei redditi ci verrà riconosciuto un credito Irpef di 500€ all'anno per dieci anni, che andrà a diminuire le imposte eventualmente dovute o a generare un rimborso che ci verrà riconosciuto direttamente in busta paga o sulla pensione.

La soluzione del rimborso attraverso il Modello 730 prevede però alcune attenzioni (il documento fiscale attestante la spesa dovrà essere consegnato al proprio commercialista, insieme alla ricevuta del saldo dei lavori, effettuato con metodi di pagamento tracciabili). Una particolare attenzione dovrà poi essere posta nel caso in cui il soggetto che sostiene effettivamente la spesa non disponga di ritenute fiscali sufficienti a coprire il rimborso spettante (casalinghe, disoccupati o pensionati con pensione minima). Il bonus fiscale 50% viene infatti riconosciuto fino a totale concorrenza delle ritenute. Gli incapienti fiscali (ovvero coloro che non hanno sufficienti ritenute per "coprire" la detrazione spettante) rischieranno così di perdere i benefici. Appare quindi evidente ancor più l'importanza di rivolgersi ad aziende in grado di consigliare e permettere di individuare la miglior soluzione per la ristrutturazione bagno.